7^ Edizione (2010)

GIOVANI AUTORI CRESCONO
NUOVI REGISTI DEL CINEMA ITALIANO

7^ EDIZIONE
(2009-2010)

Anche quest’anno torna, ormai alla sua settima edizione, la mini rassegna sul nuovo cinema italiano organizzata dal Cineclub “LA DOLCE VITA” in collaborazione con la F.I.C.C.– Centro Regionale del Lazio. “GIOVANI AUTORI CRESCONO” – NUOVI REGISTI DEL CINEMA ITALIANO si situa anche quest’anno al termine della Rassegna “INVITO AL CINEMA” che, come ogni anno (da 19 anni a questa parte), presenta il meglio della produzione cinematografica nazionale ed internazionale.

La scelta di quest’anno è caduta su tre commedie esemplificative della migliore commedia italiana, opere di giovani autori, due esordienti e una regista alla sua terza prova. I film sono: “Il cosmonauta” di Susanna Nicchiarelli (per molti critici il miglior debutto del 2009); “Basilicata coast to coast” primo lungometraggio dell’attore/regista Rocco Papaleo (buon successo di pubblico di questa primavera 2010) e “Matrimoni e altri disastri” di Nina Di Majo (che segna il ritorno nelle sale di un’autrice cara a Nanni Moretti, dopo 10 anni). [slider title=”Espandi/Comprimi”]

Il giovane cinema italiano anche quest’anno svela nuovi talenti. Il caleidoscopio del mondo Italia, composto di personaggi piccoli e grandi, di maestri e talentuosi esordienti, esplode in una colorata molteplicità di sguardi che danno conto della complessità dell’oggi. Che sia la commedia a raccontare, con le sue battute taglienti, o il dramma personale a scandire il ritmo malinconico di certi interni, a emergere è sempre la ricerca di registi che s’impongono di ritrarre con autenticità lo stato sentimentale e politico di un Paese che dall’incertezza storica trae la forza per riscoprirsi. Tra tanti esordi di qualità, abbiamo scelto quest’anno la nostalgia dell’impegno politico degli anni ’60 di “Il cosmonauta”, il viaggio picaresco di quattro amici di “Basilicata coast to coast”, e la commedia sofisticata sulle nevrosi dell’alta borghesia di “Matrimoni e altri disastri”. Questi film compongono la geografia di un paese che da nord a sud ribadisce la sua voglia di un futuro diverso. Per augurarsi una vita nuova (si, magari anche “dolce”…!), ci sono tanti modi e non serve sempre andare lontano, ci dicono questi registi, che in una complicità totale con i personaggi, resi vivi da grandi interpreti, imprimono alle loro storie, sobrie e delicate, la marca personalissima di uno stile.

C’è poi un anniversario che non potevamo mancare: i 50 anni dalla prima proiezione del capolavoro di Federico Fellini “La Dolce vita”, che ha ispirato il nome della nostra Associazione. Un film che proprio in questi giorni, a maggio del 1960, fu premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes dopo l’uscita nelle sale cinematografiche a Febbraio di quello stesso anno. Cinico, spregiudicato, tagliente, grottesco, irriverente, “La Dolce vita è stato un successo mondiale per semplicità, estetica e coraggio, ma soprattutto per la profondità che, con una leggerezza surreale, Fellini riesce a raggiungere. Uno sguardo fortemente personale e disincantato sul processo di mondanità che stava investendo Roma negli anni del boom. Quella che Fellini racconta è l’altra immagine del cinema, del benessere, il lato mediocre di una vita che si adagia sugli allori borghesi, una vita fatta di parassiti e paparazzi, di nevrosi e gioie momentanee, di sogni infelici e irrealizzabili mancanze. Ma Fellini non sarebbe il Maestro che è se non avesse girato “Amarcord” (1973). In attesa di scoprire l’arte di dimenticare, il segreto del vivere felici sta nel saper governare la memoria. In “Amarcord, che in romagnolo vuol dire appunto «Mi ricordo», Federico Fellini sfugge al ricatto della nostalgia e mette a frutto i fantasmi del passato. “Amarcord” é tra i titoli felliniani entrati nel modo di sentire, nel gergo quotidiano e, più ancora che La dolce vita, è il film del geniale regista di Rimini che il pubblico ha più gradito. Ognuno se la ricorda, questa fantabiografia che racconta l’Italia da una piazza di provincia, per la scena che preferisce: il nonno nella nebbia, lo zio matto, l’harem, il Rex: tutto è così ispirato e commosso che si sparge volentieri una lacrima di gioia e rimpianto…

Dal 3 Giugno 2010, per quattro giovedì, al Cinema Astoria di Anzio, Via G. Matteotti (tel. 069831587).

Dal 10 Giugno, gli orari degli spettacoli saranno: 18,30 – 20,30 – 22,30. [/slider]